Mahābhārata, il più vasto epos che il mondo conosca, narra la storia di una guerra:
lo scontro fra i cinque principi Pandava e i loro cento cugini Kaurava per la successione al trono nel regno del Kuruksetra. È stato detto che quanto rende importante in India un evento non è che sia accaduto in un particolare tempo o luogo, ma il fatto che si sia moltiplicato, che sia accaduto in molti luoghi. Per questo una vertigine di riconoscimento, pur nell’esotismo di nomi e di forme, coglie a qualunque latitudine chi per la prima volta ascolti questa storia – tanto più in mesi come questi, in cui sentiamo venti di guerra soffiare sul mondo. Storia fluviale, che ci riguarda tutti perché convoglia il tutto, risalendo indietro e poi proiettandosi in avanti, raccontando guerra, eroismi, viltà, innocenza, seduzioni, amori, dèi, gioie e dolori: storia-mondo che accoglie infiniti mondi, storia in cui perdersi e ritrovarsi. Parafrasando Henri Michaux: narrate questa storia a un vecchio stecco, gli farà metter radici e spuntar foglie.
Mahābhārata, il più vasto epos che il mondo conosca, narra la storia di una guerra: lo scontro fra i cinque principi Pandava e i loro cento cugini Kaurava per la successione al trono nel regno del Kuruksetra. È stato detto che quanto rende importante in India un evento non è che sia accaduto in un particolare tempo o luogo, ma il fatto che si sia moltiplicato, che sia accaduto in molti luoghi.
Per questo una vertigine di riconoscimento, pur nell’esotismo di nomi e di forme, coglie a qualunque latitudine chi per la prima volta ascolti questa storia – tanto più in mesi come questi, in cui sentiamo venti di guerra soffiare sul mondo. Storia fluviale, che ci riguarda tutti perché convoglia il tutto, risalendo indietro e poi proiettandosi in avanti, raccontando guerra, eroismi, viltà, innocenza, seduzioni, amori, dèi, gioie e dolori: storia-mondo che accoglie infiniti mondi, storia in cui perdersi e ritrovarsi. Parafrasando Henri Michaux: narrate questa storia a un vecchio stecco, gli farà metter radici e spuntar foglie.
con Andrea Bonzi, Bianca Cerro,
Bianca Del Basso, Lorenzo Fonti, Elisa Marinai,
Francesco Maria Nigrelli, Andrea Pella, Ailin Chiara Tracchia,
Leonardo Sarzi-Braga, Riccardo Francesco Serra
con la partecipazione speciale di
Sofia Paoli (voce), Thi Ly (bansuri)
coreografie di Stefania Lo Russo con Daniela Chiarello
arrangiamenti e recordings Sofia Paoli, Sarina Paoli,
Thi Ly Procacci
foto di scena: Giulia Berruti
costumi: Marina Perelli Regini
Fernand Garnier
Ombretta De Biase, scrittrice e critica teatrale
Angella Villa, drammaturga e critica teatrale, editor per Dramma.it