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Cartolina di Mahābhārata
STN-Studionovecento
Titolo di Mahābhārata Scena di Mahābhārata "Quello che c’è qui c’è anche altrove. Ma quello che non c’è qui, non lo si trova da nessun’altra parte."
(Mhb, I, 56, 33)
Scena di Mahābhārata
"Quello che c’è qui c’è anche altrove. Ma quello che non c’è qui, non lo si trova da nessun’altra parte."
(Mhb, I, 56, 33)

Mahābhārata, il più vasto epos che il mondo conosca, narra la storia di una guerra:
lo scontro fra i cinque principi Pandava e i loro cento cugini Kaurava per la successione al trono nel regno del Kuruksetra. È stato detto che quanto rende importante in India un evento non è che sia accaduto in un particolare tempo o luogo, ma il fatto che si sia moltiplicato, che sia accaduto in molti luoghi. Per questo una vertigine di riconoscimento, pur nell’esotismo di nomi e di forme, coglie a qualunque latitudine chi per la prima volta ascolti questa storia – tanto più in mesi come questi, in cui sentiamo venti di guerra soffiare sul mondo. Storia fluviale, che ci riguarda tutti perché convoglia il tutto, risalendo indietro e poi proiettandosi in avanti, raccontando guerra, eroismi, viltà, innocenza, seduzioni, amori, dèi, gioie e dolori: storia-mondo che accoglie infiniti mondi, storia in cui perdersi e ritrovarsi. Parafrasando Henri Michaux: narrate questa storia a un vecchio stecco, gli farà metter radici e spuntar foglie.

Mahābhārata, il più vasto epos che il mondo conosca, narra la storia di una guerra: lo scontro fra i cinque principi Pandava e i loro cento cugini Kaurava per la successione al trono nel regno del Kuruksetra. È stato detto che quanto rende importante in India un evento non è che sia accaduto in un particolare tempo o luogo, ma il fatto che si sia moltiplicato, che sia accaduto in molti luoghi.

Foto di Mahābhārata

Per questo una vertigine di riconoscimento, pur nell’esotismo di nomi e di forme, coglie a qualunque latitudine chi per la prima volta ascolti questa storia – tanto più in mesi come questi, in cui sentiamo venti di guerra soffiare sul mondo. Storia fluviale, che ci riguarda tutti perché convoglia il tutto, risalendo indietro e poi proiettandosi in avanti, raccontando guerra, eroismi, viltà, innocenza, seduzioni, amori, dèi, gioie e dolori: storia-mondo che accoglie infiniti mondi, storia in cui perdersi e ritrovarsi. Parafrasando Henri Michaux: narrate questa storia a un vecchio stecco, gli farà metter radici e spuntar foglie.

13, 14 e 15 giugno 2024
Sala colonne, Fabbrica del Vapore di Milano

Spettacolo selezionato per l'apertura de
"36es Rencontres du Jeune Théâtre Européen
30 giugno 2024, Espace 600, Grenoble, Fr
Scena del gioco dei dadi di Mahābhārata Scena di Mahābhārata
13, 14 e 15 giugno 2024
Sala colonne, Fabbrica del Vapore di Milano

Spettacolo selezionato per l'apertura de
"36es Rencontres du Jeune Théâtre Européen
30 giugno 2024, Espace 600, Grenoble, Fr
regia di Stefania Lo Russo
testo di marco m. pernich

con Andrea Bonzi, Bianca Cerro, Bianca Del Basso, Lorenzo Fonti, Elisa Marinai, Francesco Maria Nigrelli, Andrea Pella, Ailin Chiara Tracchia, Leonardo Sarzi-Braga, Riccardo Francesco Serra

con la partecipazione speciale di Sofia Paoli (voce), Thi Ly (bansuri)

coreografie di Stefania Lo Russo con Daniela Chiarello
arrangiamenti e recordings Sofia Paoli, Sarina Paoli, Thi Ly Procacci

foto di scena: Giulia Berruti
costumi: Marina Perelli Regini

Scena di Mahābhārata
Scena di Mahābhārata
“Une fresque magnifique d’une histoire qui ne cesse de se renouveler”

Fernand Garnier

“Guerra, pace, amore, odio, religione, magia…nulla è tralasciato dell’opera originale e in sintesi, nulla viene tralasciato nello spettacolo di Lo Russo soprattutto dal punto di vista dell’attualizzazione.”

Ombretta De Biase, scrittrice e critica teatrale

“La regia di Stefania Lorusso è dinamica ed evocativa. Luci ed ombre, movimenti atletici degli attori carichi di fisicità poetica, questi gli elementi essenziali della regia di Lorusso che ha saputo tenere alto il ritmo, esaltando la forza delle parole del testo di Pernich.”

Angella Villa, drammaturga e critica teatrale, editor per Dramma.it



Scena di Mahābhārata