Non se ne può più dell'attore che esibisce se stesso, dell'attore martire, dell'attore demiurgo o dell'attore sacerdote.
Crediamo in un attore che si diverta come un bambino che gioca.
L'Officina Europea di Arte dell'Attore è l'incarnazione di un'idea di Teatro radicalmente innovativa, che mette al centro del suo interesse il gioco e l'emozione che il gioco crea, e che proprio per questo è in grado di preparare attori che col pubblico giochino e che il pubblico emozionino.
L’officina europea di Arte dell’attore è un percorso di 9 ore la settimana da ottobre a giugno organizzate secondo dei Moduli.
• Prima Parte: “Principi che ritornano”:
ottobre/dicembre: Tecnica teatrale e pre-espressività con Marco M. Pernich e Giacomo Piseri.
MODULO VOCE E CANTO
Insegnanti Stefania Lo Russo e Andrea Pella
Che un attore sappia cantare è fondamentale. Non solo per il canto in sé che può sempre servire in uno spettacolo ma soprattutto per imparare a sentire la musicalità di una lingua i suoi ritmi i suoi toni. Orazio Costa Giovangigli parla della parola come “verso dell’uomo” e insiste sul ritmo. Ma cantare a teatro è affare diverso da cantare musica operistica o Lied, antica o leggera. Cantare a teatro ha a che fare certamente con la respirazione e l’intonazione ma non basta. Cantare a teatro vuol dire saper colorare li canto e dargli una dimensione espressiva al servizio dello spettacolo o del Personaggio. Vuol dire più ancora che cantare ‘bene’ com’è richiesto a un cantante lirico avere una dimensione espressiva che Garcia Lorca chiamava ‘duende’!
Frequenza: Due Venerdì sera al mese per 2 ore.
MODULO ARTE DELLA PAROLA
Insegnante Tecla Pirovano
Oggi va sempre più di moda una recitazione che nell’intento di scimmiottare la realtà porta l’attore a mangiarsi le parole e a rendere spesso inintelleggibile la sua espressione. Se tutto questo può avere un senso in televisione secondo noi continua a non averne in teatro. O per lo meno: quando si sarà imparato a pronunciare con chiarezza tutte le parole si potrà scegliere una recitazione diversa.
Il modulo offre le tecniche di base per rendere comprensibile ogni singola parola e ogni singola sillaba. Ma non solo: lavora anche sui ritmi e sulle intonazioni (intenzioni). Alla fine del modulo l’allievo avrà quindi a disposizione un ventaglio di tecniche che senza pretendere di spingersi nelle regioni mistiche della voce gli darà una solida base da cui partire per qualsiasi esplorazione.
Frequenza: Due Venerdì sera al mese per 2 ore.
MODULO DI DANZA CONTEMPORANEA
Insegnante Daniela Chiarello
Oggi più che mai un attore deve sapere anche danzare. Non gli si chiede d’essere un
ballerino naturalmente ma gli si chiede una padronanza del proprio corpo che solo una
disciplina come la danza piò dare. Di qui l’idea di affidare a una professionista della
danza contemporanea un percorso che da una parte metta a disposizione dei
partecipanti alcuni elementi tecnici precisi e dall’altra sviluppi una coscienza
armoniosa del movimento del corpo nello spazio in modo da renderlo strumento duttile
per una comunicazione che sempre più arricchisce la parola di altri più sottili e
indicibili significati. Insomma altre frecce all’arco di un attore che sempre più deve
fondare il suo lavoro su una presenza intensa e significativa sulla scena.
Frequenza: Due Venerdì sera al mese per 2 ore.
MODULO YOGA
Insegnante Chiara Ponti
Dall’inizio del Novecento i grandi Maestri del teatro hanno scoperto quanto le arti orientali potessero dare alla ricerca teatrale e al suo sviluppo anche in occidente. Inevitabile è stato imbattersi nello yoga. Molti esercizi di training comunemente in uso in un certo teatro vengono da lì. Allora ci siamo chiesti se non fosse utile risalire alle fonti. Ma di vie allo yoga ne esistono molte. STN-Studionovcento ha avuto la fortuna di incontrare una Maestra di yoga che è anche fisioterapista e quindi conosce bene la fisiologia del corpo umano e ha saputo adattare lo yoga alle esigenze della Arte dell’Attore.
Dopo il training di base lo yoga è un ottimo strumento per ampliare le possibilità espressive e comunicative del corpo; per approfondire la capacità di concentrazione (che è alla base del lavoro dell’Immaginario -oggi strumento fondamentale per qualsiasi attore); per entrare in contatto con dimensioni invisibili interiori e forse spirituali che non sono estranee al lavoro dell’Attore.
Frequenza: Due Venerdì sera al mese per 2 ore.